Il settore delle pulizia e del facility services necessitava da tempo di una più seria regolamentazione, essendo molte realtà legate al sommerso e al lavoro nero.
Questo significava scarsa tutela dei lavoratori e gravi mancanze nell'applicazione delle norme di sicurezza. Inoltre, non veniva garantita la professionalità e la discrezione indispensabili per il corretto svolgimento delle mansioni.
L'entrata in vigore del nuovo Contratto Collettivo di Lavoro permette di risolvere questi problemi, diventando una formidabile opportunità di crescita per le imprese impegnate nel Canton Ticino. L'accordo è stato raggiunto da queste ultime, l'Organizzazione Cristiano-Sociale (OCST) e la Società degli impiegati di commercio (SIC).
Gli enti pubblici e le grandi aziende del Ticino hanno confermato che daranno gli appalti solo alle imprese di pulizia che sottoscrivono il CCL. Il documento, già adottato dalle principali imprese del settore che operano nel cantone, ha come obiettivo quello di contrastare lavoro nero, dumping salariale e deregolamentazione selvaggia.
OCST e SIC hanno precisato che il beneficio sarà anche degli enti e delle aziende che daranno gli appalti.